Sfogliando il dizionario di psicologia [Galimberti], mi sono soffermata sulla voce "matrimonio". Ne riporto alcuni stralci:
<< Dal punto di vista psicologico, il matrimonio si inserisce nel processo dell'evoluzione psichica considerata sotto il profilo dell'individuazione e della coesione che sono in un rapporto inversamente proporzionale, per cui a una diminuzione di coesione corrisponde un aumento di individuazione. Quando l'individuazione ha raggiunto un sufficiente livello di maturità e non è più semplice separazione reattiva dagli altri, e quando la coesione si è evoluta da bisogno simbiotico a bisogno dell'altro in quanto altro, allora si creano le condizioni di mutualità che, secondo la definzione di Erikson, è una relazione in cui i membri dipendono l'uno dall'altro per lo sviluppo delle rispettive potenzialità
A questo livello, osserva Bertini, la mutualità contempla la dipendenza tra due persone indipendenti, dove l'una ha bisogno dell'altra non per la soddisfazione dei propri bisogni, ma per crescere attraverso l'esperienza con l'altro.
Trovo che sia estremamente difficile che si creino le condizioni affinchè il matrimonio risuliti 'maturo', ovvero dove non vi sia nè coesione simbiotica, nè totale indipendenza.
Altro che corsi pre-matrimoniali di un anno (ho sentito la proposta, almeno nella mia città), qua ci vuole una psicoterapia per tutti prima di sposarsi!!

