
Bene, allora riporto qui, quasi interamente, quello che ho scritto in un filone (thread) nella sezione "La camera dei segreti".
La questione non è aver "buttato" via i soldi per lo studio; investire tempo, impegno e denaro per la formazione della propria cultura non è MAI buttar via o spendere "troppo". Il problema semmai è dato dal fatto che si spendono soldi per "il pezzo di carta", perché si pensava che solo con quello si potesse far carriera e riempirsi di soldi. Questa è stata la mentalità, specialmente del popolino, dagli anni '60 fino a qualche anno fa. Ormai però la situazione è, purtroppo, cambiata da una quindicina d'anni a questa parte. È finita l'era dello spazzino, dell'operaio, del contadino che si sacrificava pur di prendersi la tanto sognata soddisfazione di vedere anche il proprio figlio diventare "dottore" (figlio che magari non era neppure un genio). La situazione, ormai da anni non è più così. Sarebbe un discorso lungo cercare di elencare le cause ed i colpevoli di tale situazione; tuttavia, la situazione non sembra destinata a cambiare in meglio; allora che fare? Svegliarsi! Va bene la cultura, va benissimo studiare, ma se volete affrontare seriamente il mondo del lavoro, dovete scendere dalle nuvole e rimboccarvi le maniche e cercare qualsiasi tipo di lavoro anche se non corrisponde al vostro titolo di studio. Ormai dovrebbe essere chiaro e mi meraviglio che ci siano giovani che si piangono ancora addosso per questo senza far nulla. Nel frattempo che voi piangete e vi disperate gli immigrati vi stanno rubando tutto il lavoro disponibile, e, a poco a poco, si stanno pure arricchendo; badate bene. Molte, per esempio, cosiddette badanti dell'est Europa si stanno comprando le case! Alla faccia nostra (che abbiamo, da generazioni, pagato le tasse) e, al diavolo chi ha permesso, consentito e favorito tutto questo.