Sergio67 ha scritto:Eddd, riprendo il tuo ragionamento
Ora da
E = A oppure E = B
se E = A allora
dato che pr(TT/A) = 1/2
e dato che E = A si può sostituire
pr(TT/E) = 1/2
se E = B allora
dato che pr(TT/B) = 1/2
dato che E = B si può sostituire
pr(TT/E) = 1/2
eliminazione della disgiunzione
Pr(TT/E) = 1/2
se mi consenti lo riformulo in questo modo: sia E appartenente all'insieme {A, B} (corrisponde a dire che E=A oppure E=B)
dato che ... segue la tua dimostrazione...
allora
Pr(TT/E) = 1/2
data questa affermazione, ovvero con questa riformulazione del percorso logico, non posso che convenire con te sul risultato. In questo senso ti devo certamente delle scuse, non mi sono soffermato abbastanza a capire cosa stavi dicendo, anche se, dal mio punto di vista, il tuo formalismo non mi ha molto aiutato.
Ora però tutto questo è un risultato parziale, ovvero
Pr(TT/E) = 1/2
dove E può assumere i valori compresi nell'insieme {A, B}, o meglio può assumere il valore A oppure il valore B, in modo disgiunto.
La domanda però resta abbastanza immutata. Quella che hai calcolato è la probabilità condizionata per un insieme finito di condizioni. E la probabilità "incondizionata"?
Quanto vale Pr(TT)? In che modo Pr(TT/E) ti permette di valutare Pr(TT)?
O il tuo punto è sostenere che l'indovinello non è chiaro perché non è ovvio se chiede la probabilità Pr(TT) o la "Pr(TT/E) dove E appartiene a {A, B}"?
Se è vera la assunzione da cui siamo partiti e cioé che l'evento che s'è verificato appartiene all'insieme {A, B} e chi ci dà l'informazione ci dice la verità, perché è possibile pure far questo, ad esempio...
Lancio le monete, scelgo la prima, se è testa affermo "Si è verificato l'evento E tale che E = {TT, TC} o E = {TT, CT}", altrimenti niente.
Insomma se è vero che l'evento E che s'è verificato appartiene all'insieme {A, B}, una volta in possesso di questa informazione qua si arriva correttamente a dire che la probabilità che ci siano due teste è 1/2 (la funzione di probabilità già è assegnata), ed è teoricamente corretto dire questo, non hai bisogno di avere altre informazioni supplementari o porti altre domande, anche se non si può sapere quale delle monete sia testa perché l'informazione è parziale su quel che s'è verificato. Se è vera l'ipotesi allora la conclusione è giusta, lo abbiamo dimostrato logicamente usando la teoria... Basta che sia vera quell'ipotesi là e la conclusione quella è, non si scappa. Nell'altro caso A U B è lo stesso, se sei a conoscenza di quel che s'è verificato, applichi la formula e conosci la probabilità.
Tornando al giochino, penso che quando si cerca di tradurre meglio il significato di
"almeno una delle monete è testa" si arriva a riformulazioni del genere
"la prima moneta è testa o la seconda moneta è testa" e arrivati a questo punto però spesso, si fraintende, perché non si capisce bene (in italiano e nel linguaggio naturale, perché se usiamo un linguaggio formale la differenza è esprimibile chiaramente ed il paradosso sparisce) come interpretare quella "o" e si crea una specie di sovrapposizione di due interpretazioni diverse che produce questa "spaccatura", ce n'è una in cui si crede che è stato affermato dall'altro giocatore che proprio tutto l'evento che s'è verificato o corrisponde al primo evento (prima moneta è testa) o al secondo evento (seconda moneta è testa), e un'altra in cui si interpreta la cosa come se l'evento corrispondesse all'unione degli altri due in cui la "o" logica è annidata nei casi elementari.
Questa è la mia idea, perciò ci sono persone come leo che dicono di provare poi, tenendo ferma una moneta: per come hanno interpretato loro la cosa, questo gli è stato detto, che l'evento che s'era verificato o era il primo o era il secondo. E ragionano per casi (come d'altronde farebbe chiunque, se sapesse che l'evento che s'è verificato appartiene ad {A, B}) e così s'arriva ad 1/2 correttamente (partendo dall'ipotesi fatta però

).
Occhio e croce questo volevo dire, da un certo punto in poi della discussione (quando affermavo che il nuovo possibile o è questo o è quest'altro, ma è un possibile logico, questo volevo esprimere), ma forse per colpa mia, non riuscivo a farmi capire. Prima di arrivare a questo punto, la cosa era un po' confusa anche per me.
Grosso modo Sergio avevo compreso la tua formulazione teorica e mi trovavo già d'accordo con te fin dall'inizio, ti avevo detto che mi sembrava giusto 1/3, ma qualcosa "dietro" ancora non mi convinceva

.
Saluti