Un bambino che vede i genitori farlo...
Moderatori: Dr.ssa Cristina Spadoni, Dr.ssa M. Letizia Rotolo
Un bambino che vede i genitori farlo...
Conosco una coppia, intorno alla ventina, che sta insieme da un paio d'anni. Lei non è vergine, e prima di questo ragazzo ne aveva avuti diversi altri; lui, invece, è sempre stato più timido e questo è il suo primo rapporto serio.
Lui ha sempre rifiutato di avere rapporti con lei; lei ha accettato di aspettarlo, pur attraverso difficoltà e incomprensioni, senza mai capir bene il perché di questo rifiuto - considerato che lui non è nemmeno cattolico. Gli ha consigliato diverse volte di andare dallo psicologo, per risolvere quella che credeva una sua semplice insicurezza; lui non ha mai voluto.
Dopo quasi due anni, lui le ha finalmente confidato, in lacrime, di sentirsi bloccato perché, da piccolo, aveva visto sua madre a letto con il suo nuovo compagno (i suoi genitori si erano separati), e da allora l'idea di fare sesso lo schifa, non lo attira, gli fa ribrezzo. Naturalmente sua madre non l'ha mai saputo.
Ancora una volta lei gli ha suggerito di farsi curare, ma non pare disposto; non vuole raccontare a nessun altro questa storia "di famiglia".
Lei naturalmente non sa che fare, ha già aspettato a lungo, pensa alle possiblità che forse si sta perdendo; e forse fatica anche a considerare la questione un *problema* reale del suo ragazzo, prendendolo come un mezzo capriccio, una pigrizia sua - in fondo lui nemmeno s'impegna per "guarire".
Mi (e vi) chiedevo... è possibile che un episodio così, avvenuto da bambino, possa segnare talmente una persona? Ed è possibile superarlo? Che dovrebbe fare lei?
Lui ha sempre rifiutato di avere rapporti con lei; lei ha accettato di aspettarlo, pur attraverso difficoltà e incomprensioni, senza mai capir bene il perché di questo rifiuto - considerato che lui non è nemmeno cattolico. Gli ha consigliato diverse volte di andare dallo psicologo, per risolvere quella che credeva una sua semplice insicurezza; lui non ha mai voluto.
Dopo quasi due anni, lui le ha finalmente confidato, in lacrime, di sentirsi bloccato perché, da piccolo, aveva visto sua madre a letto con il suo nuovo compagno (i suoi genitori si erano separati), e da allora l'idea di fare sesso lo schifa, non lo attira, gli fa ribrezzo. Naturalmente sua madre non l'ha mai saputo.
Ancora una volta lei gli ha suggerito di farsi curare, ma non pare disposto; non vuole raccontare a nessun altro questa storia "di famiglia".
Lei naturalmente non sa che fare, ha già aspettato a lungo, pensa alle possiblità che forse si sta perdendo; e forse fatica anche a considerare la questione un *problema* reale del suo ragazzo, prendendolo come un mezzo capriccio, una pigrizia sua - in fondo lui nemmeno s'impegna per "guarire".
Mi (e vi) chiedevo... è possibile che un episodio così, avvenuto da bambino, possa segnare talmente una persona? Ed è possibile superarlo? Che dovrebbe fare lei?
mah...non saprei.. mi sembra strano che una cosa del genere,che capita a molte persone risulti così tanto shockante da condizionare l'intera vita sessuale. forse questo ragazzo è stato influenzato così tanto per altri motivi,cioè forse era più suscettibile per altri motivi e carica questo sulla sua sfera sessuale perchè ci sono altre ragioni concomitanti. ma non saprei. di sicuro penso che dovrebbe farsi aiutare,perchè da solo non supera la cosa. se non si fa aiutare che fa? non fa sesso per il resto della sua vita? la ragazza ha fatto bene a suggerirgli di andare da uno psicologo,lui non so perchè non voglia nemmeno prendere in considerazione la cosa, ci sono tanti pregiudizi sull'andare dallo psicologo..se pensa di non averne bisogno allora non gli resta che accettare le conseguenze del caso, e cioè che forse lei lo lascerà perchè lui non vuole nemmeno provare ad aiutarsi o a ricevere aiuto e alla lunga è una cosa frustrante immagino,che va oltre al sentimento.

Per mia esperienza, da bambino non potevo assolutamente prendere in considerazione l'aspetto sessuale dei genitori (soprattutto della madre): loro che ti dicono di non fare certe cose (toccarsi le parti intime, ecc) non potevano usarle per procurarsi piacere! Così i genitori erano comunque "asessuati" attivamente.
Quindi il vedere i propri genitori in atteggiamenti intimi può portare ad una sorta di shock emozionale.
Quindi il vedere i propri genitori in atteggiamenti intimi può portare ad una sorta di shock emozionale.
... e credo che un altro fatto sia determinante: il ragazzo di cui parla abc non ha visto i suoi genitori che facevano l'amore, ma la mamma con il suo nuovo compagno. Se già nel primo caso un bambino può provare uno shock, penso che nel secondo ci siano molte più probabilità...dave ha scritto:Per mia esperienza, da bambino non potevo assolutamente prendere in considerazione l'aspetto sessuale dei genitori (soprattutto della madre)
E dopo che loro vivono con noi, qual è il problema? Guarda che è capitato a tutti, almeno una volta nella vita. Ma i nostri genitori prima di tutto sono due innamorati, due persone come tutte le altre... dov'è lo scandalo?
Certo, all'inizio si può rimanere un po' turbati, ma ripeto non mi sembra una valida spiegazione.
Certo, all'inizio si può rimanere un po' turbati, ma ripeto non mi sembra una valida spiegazione.
Se si trattava del nuovo compagno della madre, allora questo ragazzo ha avuto i suoi buoni motivi per rimanere sconvolto. Qua è colpa della madre; già in tempi normali si dovrebbe fare attenzione a non farsi scorprire, figuriamoci poi... con un nuovo compagno! E' davvero assurdo.
Però continuo a credere che non sia l'unico motivo del blocco che ha questo ragazzo nei riguardi del sesso.
Però continuo a credere che non sia l'unico motivo del blocco che ha questo ragazzo nei riguardi del sesso.
- resident2006
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- Iscritto il: 1 ottobre 2006, 20:22
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Beh, non è poi così complicato. Sembra che il voyeurismo sia l'altra faccia dell'esibizionismo. In parole povere, gli psichiatri (e credo anche gli psicologi) associano il voyeurismo (l'atto del guardare una donna nuda, o un rapporto, cioé trionfi sulla psivacy degli altri) ad una fissazione infantile nella quale il bambino ha udito o visto un rapporto sessuale fra i genitori o nel quale era coinvolto anche un solo genitore. Questo trauma potrebbe stimolare nel bambino l'angoscia di castrazione e portarlo in età adulta a "padroneggiare" un trauma che, in infanzia, era vissuto passivamente, cioè tornare a GUARDARE per sua volontà.
Il voyeurismo viene identificato come uno "spostamento" del desiderio sessuale verso il desiderio di essere distruttivo nei confronti della donna.
Il voyeurismo viene identificato come uno "spostamento" del desiderio sessuale verso il desiderio di essere distruttivo nei confronti della donna.