Come mi è capitato più volte di riscontrare durante disquisizioni simili a quella in oggetto, c'è sempre una tendenza alla strumentalizzazione del bambino finalizzata alla soddisfazione di proprie intime esigenze, seppure comprensibili e giustificabili.
Ritenere che un bambino non venga condizionato dallo scherno e dalla derisione di altri bambini, dalle loro parole, dai loro sguardi e quanto altro ancora o è segno di estrema ingenuità ed immaturità oppure è semplice, conscio ed esecrabile opportunismo.
Se vogliamo parlare di statistica, cosa che trovo insensata in un contesto del genere, non esiste prova che in una coppia omosessuale vi sia maggiore o minore serenità che in una eterosessuale; entrambe sono su uno stesso livello perché questa condizione di serenità è meramente dipendente dalla soggettività delle persone che compongono la coppia stessa e quindi del tutto relativa.
Quello che invece è impossibile estirpare ed evitare è che il bigottismo, il perbenismo ed i falsi moralismi sociali non influiscano minimamente sulla crescita del bambino: viviamo in due ambienti distinti che spesso si sovrappongono e si contrastano vicendevolmente, la famiglia da un lato, la società e l'ambiente esterno dall'altro. Sia l'una quanto l'altro hanno notevoli ripercussioni sulla psiche di un bambino e quindi quello che mi domando io è: pur ipotizzando che cominciando a consentire le adozioni alle coppie omosessuali la società evolva e consideri l'adozione da parte di questi ultimi come una cosa del tutto normale, nel tempo che occorrerà per operare questa evoluzione quanti bambini soffriranno e saranno inevitabilmente condizionati da tutto questo percorso evolutivo? Questa non è forse una strumentalizzazione? E' giusto sacrificare i bambini per giungere alla conquista di qualcosa che comunque, sia che vi piaccia l'espressione o che la aborriate, è contro natura?
Holderlin scriveva: un essere divino è il fanciullo finché non si mimetizza nelle mani degli uomini, egli è totalmente quello che è, per questo è bello, egli è immortale perché nulla sa della morte.
Riflettete e domandatevi se nelle vostre considerazioni abbiano la priorità i bambini e la loro serenità o la soddisfazione di un vostro intimo desiderio.
Genitori... GAY?!?!?!
Moderatore: Dr.ssa Antonietta Albano
Beh, se è come la pensi tu vivremmo ancora in una società in cui i NEGRI si sposano con i NEGRI ed i BIANCHI con i BIANCHI.
In una società in cui una coppia non può separarsi per il "bene" dei bambini che soli 20-30 anni fa venivano derisi in quanto figli di divorziati, ergo figli di scomunicati, ergo peccatori.
In una società in cui non si possono adottare i bambini, perchè anch'essi derisi in quanto adottati, ergo diversi. (per non parlare dei bambini di colore)
In una società in cui un genitore muto, non vedente o su sedia a rotelle non potrebbe andare a prendere il bambino a scuola perché verrebbe deriso.
Beh, tutto questo caro amico si chiama diversità, e tu evidentemente non l'hai ancora né accettata nè tanto capita. Se il mondo intero la pensasse come te, e tu fossi una donna, staresti ancora a casa a fare la calza e preparare il pane alle 5 del mattino.
Credo che camuffare la propria intolleranza dietro al benessere del povero bambino indifeso sia molto meschino.
Dillo. A te i froci che contro natura pretendono di essere genitori non ti va giù.
Sarebbe non da tutti condivisibile, ma se non altro onesto.
In una società in cui una coppia non può separarsi per il "bene" dei bambini che soli 20-30 anni fa venivano derisi in quanto figli di divorziati, ergo figli di scomunicati, ergo peccatori.
In una società in cui non si possono adottare i bambini, perchè anch'essi derisi in quanto adottati, ergo diversi. (per non parlare dei bambini di colore)
In una società in cui un genitore muto, non vedente o su sedia a rotelle non potrebbe andare a prendere il bambino a scuola perché verrebbe deriso.
Beh, tutto questo caro amico si chiama diversità, e tu evidentemente non l'hai ancora né accettata nè tanto capita. Se il mondo intero la pensasse come te, e tu fossi una donna, staresti ancora a casa a fare la calza e preparare il pane alle 5 del mattino.
Credo che camuffare la propria intolleranza dietro al benessere del povero bambino indifeso sia molto meschino.
Dillo. A te i froci che contro natura pretendono di essere genitori non ti va giù.
Sarebbe non da tutti condivisibile, ma se non altro onesto.