come si fa a stare dietro a tutto?
Moderatori: Dott.ssa M.Letizia Rotolo, Dr. Vittorio Tripeni
come si fa a stare dietro a tutto?
Non so se questo è il posto giusto per scrivere questo messaggio ma non so dove altro farlo.
Io vorrei solo sapere dalle altre mamme o dal moderatore se esiste un modo per riuscire a fare tutto. Lavorare, arrivare a casa stanchi, correre a prendere i bambini a scuola/asilo, andare a giocare al parco con le altre mamme e gli altri bimbi, tornare a casa (che è in condizioni pietose), lavarli, mettergli il pigiama, preparare la cena, cenare, sistemare la cucina, controllare la cartella del grande, fargli lavare i denti, metterli a letto, leggere una storia, farli addormentare - e la maggior parte delle volte mi addormento con loro, e quando mi risveglio (a volte anche dopo un paio d'ore) devo mettermi al computer a preparare il lavoro per il giorno dopo... e sono in coma... E il tutto da sola, perché mio marito lavora fino a notte fonda. Insomma, io a volte sclero, mi prende lo sconforto, non ce la faccio, mi sembra di impazzire, e mi sento in colpa perché non cucino le cenette che preparano le altre mamme che vengono al parco con noi, nutro i miei figli a cibi già pronti e surgelati (al massimo preparo la pasta o la minestra o la carne in padella), non stiro tutte le magliette ma le piego e basta, a volte mi dimentico cose importanti, insomma come fanno le altre mamme lavoratrici a stare dietro a tutto quanto? Io a volte mi sento davvero in colpa...
Io vorrei solo sapere dalle altre mamme o dal moderatore se esiste un modo per riuscire a fare tutto. Lavorare, arrivare a casa stanchi, correre a prendere i bambini a scuola/asilo, andare a giocare al parco con le altre mamme e gli altri bimbi, tornare a casa (che è in condizioni pietose), lavarli, mettergli il pigiama, preparare la cena, cenare, sistemare la cucina, controllare la cartella del grande, fargli lavare i denti, metterli a letto, leggere una storia, farli addormentare - e la maggior parte delle volte mi addormento con loro, e quando mi risveglio (a volte anche dopo un paio d'ore) devo mettermi al computer a preparare il lavoro per il giorno dopo... e sono in coma... E il tutto da sola, perché mio marito lavora fino a notte fonda. Insomma, io a volte sclero, mi prende lo sconforto, non ce la faccio, mi sembra di impazzire, e mi sento in colpa perché non cucino le cenette che preparano le altre mamme che vengono al parco con noi, nutro i miei figli a cibi già pronti e surgelati (al massimo preparo la pasta o la minestra o la carne in padella), non stiro tutte le magliette ma le piego e basta, a volte mi dimentico cose importanti, insomma come fanno le altre mamme lavoratrici a stare dietro a tutto quanto? Io a volte mi sento davvero in colpa...
riuscire in tutto???

edomerida
Grazie Edomerida,
sei stata molto gentile a rispondermi e a confortarmi...
Vorrei chiederti una cosa: non ti capita mai a volte, magari alla sera quando sei stanchissima e non ce la fai più, non ti capita mai di urlare ai tuoi bimbi? A me non capita spesso, però a volte non ce la faccio proprio e mi scappano due urli, ultimamente poi non sopporto la confusione, soffro spesso di emicrania, e magari scatto per niente. Poi mi assalgono i sensi di colpa e mi sento una mamma "cattiva", anche se lo so che non sono cattiva, è solo che a volte vorrei poter sdraiarmi sul letto e cercare di farmi passare il mal di testa, ma non posso perché loro, soprattutto la piccola, che ha due anni e mezzo, mi chiamano in continuazione. Lo so che è normale che mi chiamino... è per questo che mi sento in colpa. E poi mi sembra sempre che le altre siano delle mamme migliori di me, più tranquille, più organizzate, che non si lamentano mai...
sei stata molto gentile a rispondermi e a confortarmi...
Vorrei chiederti una cosa: non ti capita mai a volte, magari alla sera quando sei stanchissima e non ce la fai più, non ti capita mai di urlare ai tuoi bimbi? A me non capita spesso, però a volte non ce la faccio proprio e mi scappano due urli, ultimamente poi non sopporto la confusione, soffro spesso di emicrania, e magari scatto per niente. Poi mi assalgono i sensi di colpa e mi sento una mamma "cattiva", anche se lo so che non sono cattiva, è solo che a volte vorrei poter sdraiarmi sul letto e cercare di farmi passare il mal di testa, ma non posso perché loro, soprattutto la piccola, che ha due anni e mezzo, mi chiamano in continuazione. Lo so che è normale che mi chiamino... è per questo che mi sento in colpa. E poi mi sembra sempre che le altre siano delle mamme migliori di me, più tranquille, più organizzate, che non si lamentano mai...
ciao....

edomerida
Sinceramente non so perché li chiamo bimbi... non me lo sono mai chiesta.
Edomerida ti ringrazio di nuovo perché mi fai sentire un po' meno "cattiva".
I miei bimbi
hanno più o meno l'età dei tuoi, solo che il mio grande è maschio e la piccola è femmina.
Vedrai che quando il piccolo andrà all'asilo andrà un po' meglio. I miei sono andati entrambi al nido da sempre (da quando avevano meno di un anno) perché io dovevo (anzi volevo) andare a lavorare e noi non abbiamo nessuno che possa tenerli. Quest'anno ho deciso di lavorare meno (per fortuna faccio un lavoro che me lo consente) e però mi sento già in colpa perché praticamente spendo più di nido di quanto non guadagni lavorando. Però se mi serve per non andare fuori di testa... A volte mi sembro davvero un mostro per le cose che penso. I miei bimbi
sono la cosa più bella che abbia mai fatto nella mia vita, e non potrei mai vivere senza di loro, però purtroppo è vero che ti sfiancano, e una volta che diventi mamma non sei più un individuo, perché diventi responsabile dell'esistenza di altri esseri viventi, e la tua individualità non esiste più, devi pensare per 2 o per 3, o anche più, e i tuoi bisogni vanno in secondo piano. E' giusto che sia così, però non sempre è facile. Mi fa piacere condividere questi pensieri con qualcun'altro. Davvero mi fa sentire meno cattiva.
Edomerida ti ringrazio di nuovo perché mi fai sentire un po' meno "cattiva".
I miei bimbi

Vedrai che quando il piccolo andrà all'asilo andrà un po' meglio. I miei sono andati entrambi al nido da sempre (da quando avevano meno di un anno) perché io dovevo (anzi volevo) andare a lavorare e noi non abbiamo nessuno che possa tenerli. Quest'anno ho deciso di lavorare meno (per fortuna faccio un lavoro che me lo consente) e però mi sento già in colpa perché praticamente spendo più di nido di quanto non guadagni lavorando. Però se mi serve per non andare fuori di testa... A volte mi sembro davvero un mostro per le cose che penso. I miei bimbi

a me ha colpito molto un dialogo sentito ieri sera.
una donna che diceva(a grandi linee):
la sera sono stanca morta dopo una giornata di lavoro, e sono molto stressata. come prima cosa quando torno a casa trovo un pretesto per litigare con mio marito, magari anche uan sciocchezza, poi guardo i bambini e mi lamento che lui non si prende abbastanza cura di loro. infine, se sono proprio ridotta male, mi arrabbio anche con i miei figli.
insomma credo in questo ci sia molto di quello che fanno le donne. è dura essere donna, lavoratrice, madre....
una donna che diceva(a grandi linee):
la sera sono stanca morta dopo una giornata di lavoro, e sono molto stressata. come prima cosa quando torno a casa trovo un pretesto per litigare con mio marito, magari anche uan sciocchezza, poi guardo i bambini e mi lamento che lui non si prende abbastanza cura di loro. infine, se sono proprio ridotta male, mi arrabbio anche con i miei figli.
insomma credo in questo ci sia molto di quello che fanno le donne. è dura essere donna, lavoratrice, madre....
Tutte le volte che altri sono d'accordo con me ho sempre la sensazione di avere torto.
Più si analizzano gli altri, più scompare ogni ragione d'analisi.
Solo chi è intellettualmente perso si mette a discutere.
Più si analizzano gli altri, più scompare ogni ragione d'analisi.
Solo chi è intellettualmente perso si mette a discutere.
Non ho capito se era una critica o una riflessione.Vale ha scritto:a me ha colpito molto un dialogo sentito ieri sera.
una donna che diceva(a grandi linee):
la sera sono stanca morta dopo una giornata di lavoro, e sono molto stressata. come prima cosa quando torno a casa trovo un pretesto per litigare con mio marito, magari anche uan sciocchezza, poi guardo i bambini e mi lamento che lui non si prende abbastanza cura di loro. infine, se sono proprio ridotta male, mi arrabbio anche con i miei figli.
insomma credo in questo ci sia molto di quello che fanno le donne. è dura essere donna, lavoratrice, madre....
Comunque io non sono come quella madre, te l'assicuro.
Io non cerco prestesti per litigare con mio marito e neanche capisco chi lo fa. Mi sembra solo un modo per complicarsi ulteriormente la vita. Ogni tanto mi capita di arrabbiarmi con i miei figli, ma la cosa mi fa stare davvero male, e comunque non è una cosa che mi capita di norma. Mi sento in colpa con i miei figli perché mi sembra di non riuscire a dargli tutto quello che si meritano, tra cui la mia serenità sempre e comunque incondizionatamente. Non ce la faccio. E' un mio limite. Ma faccio del mio meglio. A volte sbaglio. E credo di sbagliare a causa della stanchezza, fisica e mentale. Sto andando dalla psicoterapeuta per cercare di risolvere questo mio problema. Perché comunque per me la cosa più importante è il benessere dei miei bimbi, e vorrei riuscire a dare loro il meglio. Credo che se ci riuscissi poi riuscirei a vivere molto meglio anche io, perché non avrei più tutti questi sensi di colpa.
assolutamente non è una crtica!! figurati. è una riflessione epr dire che è veramente difficile e se qualche volta si sbanda è comprensibile. se te la devo dire tutta io mi vedo molto in quel ritratto per questo non so neppure se metterò al mondo dei figli. 

Tutte le volte che altri sono d'accordo con me ho sempre la sensazione di avere torto.
Più si analizzano gli altri, più scompare ogni ragione d'analisi.
Solo chi è intellettualmente perso si mette a discutere.
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Solo chi è intellettualmente perso si mette a discutere.
L'ho fatto di nuovo. Ho urlato ai miei bambini. Io ho l'emicrania e loro stavano facendo casino e allora ho urlato loro di smetterla e poi ho anche detto che sono dei bambini cattivi e che non vogliono bene alla mamma perché altrimenti non farebbero casino quando la mamma ha mal di testa... E ora mi sento una merda. Sono sopraffatta dai sensi di colpa. Ho chiesto loro scusa, li ho abbracciati, li ho baciati, ho detto loro che non era vero. Però intanto l'ho detto e non posso cancellarlo.
Io vorrei sapere se su questo forum per caso c'è qualche mamma "brava" che sappia dirmi come si fa a mantenere la calma anche quando si sta male, quando si è stanchi. Come si fa? Io non voglio più dire certe cose. I bambini sono bambini, è loro diritto fare casino, è normale che i bambini facciano casino. Non è normale che una mamma dica loro che sono cattivi. Come si fa a mantenere la calma?
Io vorrei sapere se su questo forum per caso c'è qualche mamma "brava" che sappia dirmi come si fa a mantenere la calma anche quando si sta male, quando si è stanchi. Come si fa? Io non voglio più dire certe cose. I bambini sono bambini, è loro diritto fare casino, è normale che i bambini facciano casino. Non è normale che una mamma dica loro che sono cattivi. Come si fa a mantenere la calma?
non penso tu abbia fatto una cosa grave. a volte ci vuole un metodo un po' più "incisivo" con i bambini, altrimenti non capiranno mai regole e doveri.
Tutte le volte che altri sono d'accordo con me ho sempre la sensazione di avere torto.
Più si analizzano gli altri, più scompare ogni ragione d'analisi.
Solo chi è intellettualmente perso si mette a discutere.
Più si analizzano gli altri, più scompare ogni ragione d'analisi.
Solo chi è intellettualmente perso si mette a discutere.
Vi ringrazio per il vostro appoggio.
Io però vorrei riuscire ad imparare a mantenere la calma. Soprattutto vorrei non dire mai più ai miei figli che sono cattivi, perché non lo penso, né l'ho mai pensato. Sono solo bambini, un po' vivaci, come è giusto che sia. Io non sono una mamma troppo permissiva, ma nemmeno troppo rigida, e quello che ho detto ieri non ha giustificazioni.
Io però vorrei riuscire ad imparare a mantenere la calma. Soprattutto vorrei non dire mai più ai miei figli che sono cattivi, perché non lo penso, né l'ho mai pensato. Sono solo bambini, un po' vivaci, come è giusto che sia. Io non sono una mamma troppo permissiva, ma nemmeno troppo rigida, e quello che ho detto ieri non ha giustificazioni.