francesca ha scritto:Qual è il valore di cui parliamo?
Il diritto degli aspiranti genitori ad avere un bambino da adottare, o il diritto di un bambino di avere una famiglia che lo circondi di amore, e lo aiuti a crescere fino a diventare adulto?
Se, com'è giustamente riconosciuto da tutti i tipi di società, è prevalente il secondo o è l'unico che conta, si capisce perchè le leggi sull'adozione siano così restrittive.
La famiglia che vuole adottare deve avere molti requisiti positivi, età, affidabilità, tranquillità economica, stabilità ecc.
E' più ragionevole togliere i figli naturali a genitori che li fanno soffrire, o che li sfruttano che non dare il diritto a chiunque di adottare bambini come se i bambini rimasti senza la famiglia per qualunque motivo fossero barboncini da compagnia.
Questo è un argomento troppo serio e troppo delicato per limitarlo solamente a un sì o no per coppie gay o non gay.
Non esiste il diritto ad adottare, per soddisfare i propri desideri, ma esiste un dovere di solidarietà nei confronti degli esseri umani, per cui una coppia può dichiararsi disponibile ad adottare anche quando ha già figli naturali, nell' UNICO interesse dei bambini.
scusa, Francesca, ma a me sembra che quando si adotta un bambino ci siano DUE esigenze da soddisfare: quelle del bambino e quelle del genitore, non solo del bambino, mi pare che sarebbe falso negare che una coppia vuole un figlio perchè fa piacere anche a lei, che male c'è? Se non fosse così negheremmo anche alle coppie etero di fare di tutto per avere un figlio. Secondo me non è detto che soddisfare i propri desideri di genitorialità sia un male, quando non vanno contro quelli di altri. Credo sia difficile la questione, perchè sarebbe una situazione particolare. Ma anche quando è diventato possibile divorziare, i figli dei divorziati erano "diversi", e hanno anche patito ed è stato difficile, ma poi si è capito che la cosa più dannosa non era essere "diversi" ma come questa situazione era gestita dai genitori, come erano attrezzati ad affrontare questa (come tante altre) difficoltà della vita. ci sono un sacco di coppie etero che adottano come fossero barboncini, e magari li "rimandono indietro" quando sono stufi (ci ho lavorato, lo so) i figli ne patiscono eccome, cioè patiscono come li si aiuta o meno ad affrontare i problemi, quasiasi problema, non sono destinati alla rovina solo perchè hanno dei problemi o vivono situazioni particolari... che poi sono "particolari" solo finchè non diventano "generali": qualcuno dovrà pur cominciare, no? secondo la mia esperienza...