Questa è grandiosa, da non poter resistere all'intervento!Davide49 ha scritto:a me pare che la dottoressa abbia toccato un punto importante e molto sottile.Dr.ssa Cristina Spadoni ha scritto: lei scrive che è finita con suo marito ma in realtà non l'ha mai lasciato in tutti questi anni, sicuramente risponderà a dei suoi bisogni profondi oltre che a delle motivazioni esterne (genitori, figli...)
c’è una domanda che mi pongo, così in generale, al di là di questa discussione.
Ci sono dei tradimenti coniugali appassionati e dolorosi che a prima vista sembrano essere una sorta di strumento di evasione o compensativo per sentirsi vivi e magari tenere in piedi o comunque sopportare matrimoni non appassionati e non entusiasmanti.
Ma io mi chiedo se invece non sia proprio nei matrimoni (talvolta solo apparentemente) “deboli” ma rassicuranti che in realtà, magari senza accorgersene, si prende la benzina, l’energia per sopportare fuori casa certe tensioni e infelicità extraconiugali che, se imposte dal coniuge in misura anche dieci volte minore, non si tollererebbero.
Un'elaborazione così può venire solo da una lunga abitudine alla introspezione e alla ricerca, ma allora perchè non andare ancora più avanti e proporsi di arrivare al giusto mezzo? Non ne sono sicura neppure io, ma se esiste, questo giusto mezzo non si chiama forse amore e non matrimonio?